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L’immagine dell’amaca appesa a un filo trasmette quella sensazione di relax che associamo alla natura, all’aria aperta, al silenzio, alle vacanze.

Da quando sono adulta, ammetto, il mio rapporto personale con l’amaca non è particolarmente romantico:  mi sento sempre in equilibrio precario, in bilico, e sono incapace di farmi cullare…forse bisogna restare sempre allenati per non perdere l’abitudine a lasciarsi andare in un abbraccio avvolgente che ci sostiene.

Con questa amaca sotto al tavolo i bambini hanno a disposizione -addirittura dentro casa!- una culla sospesa collocata alla loro altezza, dalla quale salire e scendere comodamente.

Per realizzarla è sufficiente annodare un lungo tessuto attorno al piano del tavolo e così, come con la casa di stoffa,  vengono sfruttate tutte le potenzialità del tavolo di casa, offrendo ai bambini un angolo di raccoglimento e contenimento spaziale dove giocare o leggersi un libro.

Noi adulti ci sentiremmo soffocati sdraiati e penzolanti sotto a un tavolo mentre, per un’evidente questione di proporizioni (e fantasia…), per i bambini la struttura del tavolo rappresenta facilmente una casetta col tetto e l’amaca il lettino in cui accucciarsi per rilassarsi e riposare.

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